Energia: il filo conduttore della normativa CEI comune a tutti gli SDG
L'energia, e in particolare l'elettricità, impatta tutti gli SDG. Le Nazioni Unite hanno riconosciuto l'energia come la pietra angolare dello sviluppo economico a tutti i livelli.
Il lavoro del CEI è essenziale per fornire servizi energetici e connessioni, sia off-grid che on-grid e per aggiornare ed espandere un'infrastruttura energetica affidabile. Fornisce le basi per le prove, le certificazioni e per la misurazione dell'efficienza energetica.
La normativa CEI fornisce solide basi per l'intera catena energetica e per tutte le apparecchiature alimentate dall'elettricità. Riguarda tutte le forme di generazione di energia, sia in rete che fuori rete, dalle fonti tradizionali (idroelettrico, carbone, gas, petrolio, nucleare) a tutte le fonti di energia rinnovabile (eolica, solare, marina, idroelettrica, geotermica, ecc.).
L’attività normativa aiuta i governi e l'industria a costruire sistemi di generazione e distribuzione di energia off-grid e on-grid interoperabili e resilienti. Consente l'innovazione e contribuisce ad affrontare la transizione energetica verso le energie rinnovabili.
Il lavoro del CEI, soprattutto a livello internazionale, sostiene la ricerca, la tecnologia e gli investimenti nelle infrastrutture energetiche.
Le Norme internazionali IEC contengono le metodologie, i processi e le specifiche che consentono tecnologie e sistemi efficienti dal punto di vista energetico e vengono utilizzate per confrontare, verificare e certificare le richieste di efficienza energetica dei singoli dispositivi e sistemi. Rassicurano gli investitori e gli assicuratori sul fatto che i sistemi sono costruiti secondo le migliori prassi mondiali e di riferimento per i finanziatori; stimolano inoltre la concorrenza naturale che contribuisce a ridurre i costi e a garantire una qualità costante e un'affidabilità a lungo termine.
Gli standard internazionali IEC consentono il trasferimento di tecnologia e l'ampia introduzione di tecnologie più efficienti. Sono alla base degli investimenti nelle infrastrutture energetiche, ad esempio da parte della Banca mondiale.