Le emissioni elettromagnetiche naturali o artificiali possono potenzialmente disturbare i dispositivi elettrici ed elettronici provocandone il malfunzionamento o addirittura interrompendone il funzionamento.
Un esempio su tutti sono i telefoni cellulari, che possono generare interferenze elettromagnetiche che disturbano le apparecchiature negli ospedali o sugli aerei mettendo in pericolo la vita delle persone.
La corretta prevenzione e protezione da queste interferenze è nota come compatibilità elettromagnetica (EMC): essa fornisce metodi che aiutano a contenere le EMI in modo che i sistemi o i componenti elettrici ed elettronici siano in grado di funzionare correttamente anche quando sono posizionati vicini tra loro.
In sostanza, l'EMC riguarda due aspetti: la protezione di apparecchiature sensibili come ricevitori radio, elettrodomestici o circuiti elettronici da interferenze elettromagnetiche e il contenimento delle emissioni elettromagnetiche generate da apparecchi e impianti elettrici.
Le tecniche di prevenzione richiedono la rimozione della fonte di disturbo, la riduzione del suo livello di emissioni o l’utilizzo di tecniche di mitigazione, come il filtraggio o la schermatura.
Le Norme CEI specificano le regole necessarie per fissare i limiti di emissione della compatibilità elettromagnetica irradiata dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche definendone per quest’ultimi anche i limiti di immunità, definendone dettagliatamente in entrambi i casi le tecniche di prova, raccomandando anche i metodi di mitigazione. Le Norme CEI sono utilizzate dai produttori sin dalla fase di progettazione.